martedì 23 luglio 2013

Presentazione




Questo Blog nasce con il preciso fine di prevenire tutte le  forme ideologiche nascenti nella società contemporanea,esso verte sulla confutazione dei principali schemi argomentativi usati dalla politica fino a al dialogo quotidiano con un' interlocutore,per saggiarne gli errori del ragionamento,i paralogismi,e le falsità retoriche, con il riconoscimento di validità/invalidità di tesi e argomenti presentati. Chi è entra qui dentro si propone quindi di imparare a esaminare attentamente il mondo delle parole e delle loro connessioni reciproche,delle inferenze,e dei fatti in maniera razionale e autonoma,con il fine di mantenere sempre elevate  le proprie capacità critiche,in qualsiasi contesto: quotidiano, ludico e lavorativo.

Spesso, in realtà supponiamo di essere persone libere,perché camminiamo,ci muoviamo,operiamo in totale libertà. Ma la vera domanda è: pensiamo anche liberamente?Qualcuno potrebbe pensare "certo ovviamente nessuno potrebbe mai minare la libertà del mio pensiero,se non sottoponendomi a una violenza fisica tale da non farmi parlare"-e anche questo è un' inganno amico mio-infatti chi ti ha mai detto che essere liberi con il corpo implichi necessariamente essere libero con la mente?Ma si potrebbero avere dei legittimi dubbi, al che pongo solo una domanda: Quante milioni di persone,come la Storia ci insegna,,erano libere sotto un regime nazista di camminare,di muoversi,e quante erano convinte del modus operandi comune e delle letture di regime preconfezionate?E adesso,ragioniamo , erano veramente libere?Se erano libere perché la maggioranza hanno dato il loro pieno assenso?Direi pragmaticamente tra i numerosi fattori-purtroppo per l'umanità tutta- perché Goebells sapeva fare il suo mestiere;e oggi?

Ecco un primo consiglio, se hai dato il tuo consenso, sappi che sei stato ingannato con un semplicissimo argumentum ad nazi (che approfondiremo).

Ovvero il fatto che Goebells ingannasse con la propaganda milioni di persone non implica in maniera necessaria che  si pensi e non si pensi  liberamente oggi in un contesto storico sociale totalmente diverso dal nazismo,poiché l'asserto è autoreferenziale ragion per cui solo tu puoi valutare se sei libero o no,se qualcuno ti sta ingannando o no,se ti sta spacciando il vero per il falso e il falso per il vero,facendo leva sul sentimento -peraltro condiviso anche dal sottoscritto-di giustizia. Non significa nemmeno che Goebells non avesse un comportamento etico non definibile come ingannatore e menzognero,ma bensì implica solo che alcuni uomini hanno liberamente dato l'assenso al nazismo nel loro contesto storico,il che non implica necessariamente che tu non sia libero con la mente,in quanto uomini vissuti durante il nazismo sono stati ingannati da Joseph Goebbels. Altro inganno è quello di pensare che “moltissime”persone furono ingannate,la locuzione "milioni di" serve infatti per dare la percezione psicologica del "Tutti" (che è l'ingresso in logica di un argomento deduttivo “Tutti” identifica un enunciato universale affermativo)o per dare l'illusione che la "maggioranza" delle persone furono ingannate,il che è falso,perché,in realtà,è deliberato camuffamento di un enunciato particolare affermativo che corrisponde a "alcuni"sul piano dei fatti,ma che vuole dare la percezione psicologica ideale che: la maggioranza delle persone furono comunque ingannate,quando invece molte erano costrette dai regimi alla sottomissione e molte invece condannarono lo stesso regime,il che è una generalizzazione indebita induttiva. La storia infatti ci ha anche insegnato che molti non si lasciarono affatto indottrinare.

Abbiamo capacità critiche accurate che ci permettono di smascherare gli inganni linguistico argomentativi che il mondo,la società,i costumi ci pongono davanti?Sapiamo tradurre tutta la retorica in enunciati e assiomi per poter misurare se c'è inganno o no?Siamo indipendenti dalle televisioni dalla politica?e dai nostri pregiudizi o pregiudizi inculcati?.Le tematiche trattate dunque in questo blog saranno:

-Logica matematica e Teoria ingenua degli insiemi
-Ragionamento:Deduzione,Induzione,Abduzione
-Dialettica e Pragma-dialettica
-Retorica
-Sofistica e Eristica
-Teoria e Strategia argomentativa
-Psicologia argomentativa.
-Autori

Principale obiettivo è smascherare ogni fallacia: una volta padroneggiati questi semplici principi è possibile osservare ciò che prima nemmeno potevamo vedere perché troppo impegnati nel nostro sentimentalismo di bandiera:dalla politica,al giornalismo,fino ad arrivare al giornalismo di settori specifici,e altresi  far comprendere che la menzogna e l'inganno in cui spesso le parole vengono mascherate,non fanno null'altro che abbassare la dignità umana,non di chi ci cade ma di chi le usa,dovrai quindi essere una persona onesta conoscerle senza usarle.Conoscenza che vi permetterà di analizzare il vostro" nemico" freddamente e razionalmente o che vi porterà alla comprensione che non esiste un "nemico" affatto,evitando l'eccessivo sentimentalismo. Volevo far notare – tra gli altri presupposti elencati- due punti imprescindibili per chi già ha conoscenza della tematica:


1) spesso,la conoscenza delle fallacie è usata senza criterio da persone che pensano di leggerne gli schemi su internet,e poi di tacitare gli altri di sofisma,senza nemmeno aver mai letto un banale capitolo di teoria di ingenua degli insiemi,che si presuppone già appurato dalle scuole elementari ,ma che spesso vengono comunque dimenticate con un bel "reset",in tal caso non c'è di che averne vergogna,ma bensì umiltà nel ripassarle a molte persone può capitare di dimenticarsele. Oppure vengono a loro volta usate per ideologia,il che è forse la cosa più subdola (nonché fallace),che si possa fare. Esse servono anzitutto a ragionare non a accusare al primo che cammina per strada,"Tu sragioni perché hai fatto una fallacia".Ovvero spesso anche l'accusa di fallacia viene argomentata fallacemente:

X fa un'affermazione valida.
Y cerca con una fallacia,di dimostrare che è X una fallacia.
Pertanto X è falsa poiché è una fallacia.

2)Non si può avere la pretesa,di criticare solo con le fallacie,senza conoscere anche in maniera più o meno approfondita le tesi che si intende criticare,relativamente al loro campo.

Banale es.

Leggo un libro su una tematica scientifica.
Vedo che l'autore compie un paralogismo.
Il libro è fallace.

Potrebbe anche verificarsi che:

a)Chi legge non ha conoscenze scientifiche necessarie di base, per criticarlo relativamente al campo
b) Se un'affermazione può essere erronea non implica che l'intero libro sia fallace,ma solo l'affermazione.

Insomma è sempre necessario un clima di serenità e rispetto reciproco,motivo per il quale si parlerà anche di pragma-dialettica.

In sede separata

-Etica: non si può essere dei barbari senza né un codice, né onore, né dignità oppure si può ma al rischio di diventare dei barbari (<--Indovina). La padronanza di se stessi è di vitale importanza prima ancora del sapersi difendere e attaccare:

"Conoscere se stessi è importante tanto quanto il Dominare se stessi"

Quantunque tu possa avere la più alta conoscenza di te stesso senza ipocrisie e che ti servirebbe se non sapessi dominarti e usarla per dignità dell'umanità e accrescimento personale?Forse a raggiungere il potere,la ricchezza,il profitto,ma ecco che- a guardare la ricchezza- scoprirai di vedere dei pezzi di carta costituita da atomi  che costituiscono quella carta che puoi certamente possedere,ma dai quali mai dovresti essere posseduto. Tu li fornisci valore,tu li domini,quindi essi valgono tanto quanto tu li attribuisci il valore,è ora ti chiedo cosa vale di più la dignità umana o l'oro?Mi venderesti la tua libertà se ti dessi il tuo corrispettivo peso in oro?Se mi dicessi si,ragiona,puoi fartene qualcosa di tanto oro chiuso in un carcere?
Persuaso?O è retorica fallace?
Qual'è allora  la motivazione stretta di valutare più profondamente i fatti e le connessione tra le parole?Forse, è anche quella di elevarla non alla "sconfitta della guerra" (ossimoricamente al titolo del Blog) ma alla tranquillità e alla serenità del dialogo.Molti pensatori si domandano sulla verità,se siano molte o se siano poche,alcuni si interrogano se sia relativa o assoluta,se siano leggi,se siano parola,se essa sia una impulso neuronale,se sia l'anima,se sia ciò che vedo,se sia ciò che penso,se sia la terra,un credo politico,un'ideologia,la Storia,la Scienza,l'Arte. Ecco che allora passeremo sempre dal piano della pura razionalità alla serenità di una discussione etica,in quanto benché non iscrivibile assiomaticamente è comunque indagabile razionalmente, è del tutto razionale inerentemente  alla natura umana. Per me,per quel che vale davanti a tanti grandi pensatori,la verità, forse,è prima di tutto la sincerità,ed è proprio la banalità di volerla complicare per renderci ,immotivamente, superiori “all'altro”,che forse la rende così sfuggente.

Saluti Sun Tzu
















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